La presentazione di questa guida atipica ed esaustiva su Monfalcone e sull’ampio comparto territoriale compreso tra i fiumi Timavo e Isonzo sarà curata da Luca Geroni, esperto in Storia dell’arte, alla presenza delle archeologhe Paola Maggi, Renata Merlatti e Gabriella Petrucci, curatrici della pubblicazione.
È previsto un saluto da parte della Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio del Friuli Venezia Giulia.
Il libro illustra in 81 tappe e tramite 28 ‘oggetti parlanti’ la ricca e variegata eredità storica, archeologica e artistica del territorio, poeticamente ritratto nelle sue sfumature più significative negli scatti dell’associazione Obbiettivo Immagine.
Per conoscere il supporto web relativo alla pubblicazione cartacea: www.sottomonfalcone.it
Vi proponiamo l’articolo comparso sul Piccolo, a firma di Laura Blasich, sull’inaugurazione della mostra fotografica permanente “Monfalcone nostra. Una storia che si perde nel tempo”, visitabile nell’atrio del Municipio di Monfalcone durante gli orari di apertura del palazzo.
La mostra, curata da Flavio Snidero, vicepresidente di Obbiettivo Immagine e autore di alcune delle fotografie esposte, ripropone scatti realizzati in seno al progetto SottoMonfalcone e racconta oltre venti secoli di storia cittadina.
L’associazione culturale Lacus Timavi ha il piacere di invitarvi alla presentazione del libro “SottoMonfalcone. Alla scoperta della città e del territorio tra Timavo e Isonzo”, a cura di Paola Maggi, Renata Merlatti e Gabriella Petrucci e con le foto dei fotoamatori dell’associazione Obbiettivo Immagine di Gradisca d’Isonzo, che avrà luogo il giorno 23 settembre alle ore 19.00 a Monfalcone presso la Sala Consiliare (ingresso dalle ore 18.30).
L’evento si terrà nell’ambito del Festival letterario Geografie, organizzato dal Comune di Monfalcone, il cui programma completo è consultabile alla pagina web dedicata https://geografiemonfalcone.it/. L’accesso alla sala è a numero limitato.
Per incrosar cum ti a punta de spada, De l’altra parte la punta in lo petto t’ò fermada.
L’immagine sopra riportata illustra tecniche di combattimento con la spada brandita a due mani (dal manoscritto Flos duellatorum di Fiore de’Liberi, 1409 – J.P. Getty Museum di Los Angeles)
Nell’anno 2014 son iniziati a Monfalcone i lavori di ristrutturazione del Municipio e si son protratti per qualche tempo: le indagini archeologiche hanno così potuto intercettare parte del mondo medievale occultato dal passaggio dei secoli.
Un mondo che ha saputo restituire una serie di significative testimonianze sulle diverse fasi di frequentazione dell’area, coprendo un periodo di tempo compreso tra il dodicesimo e il diciannovesimo secolo.
Durante l’indagine dei livelli cronologicamente riferibili alla metà del XIV secolo, è stata intercettata l’officina di un fabbro, per via del ritrovamento di numerosi rottami ferrosi probabilmente destinati alla rifusione come chiavi, lame, chiodi…ma non solo…
L’emozione dev’essere stata grandissima nel momento del ritrovamento di una spada d’un metro e venti di lunghezza, in uno stato di conservazione tale da permetterne un mirabile recupero conservativo, nonostante si trovasse in quell’antica bottega in quanto ormai giunta al termine del suo ciclo di utilizzo.
Si tratta di un esemplare diffuso nell’Europa del XIV secolo, di tipologia ‘a una mano e mezza’, cioè un ibrido tra un esemplare a una mano, utilizzato dalla cavalleria, e quello in dotazione ai soldati a piedi, brandeggiabile a due mani.
Nello specifico tecnico, se la guardia era la sezione compresa tra l’impugnatura e lama e ricopriva funzione di protezione per le mani, mentre il pomolo costituiva la parte terminale dell’arma, rivestendo anche questi una funzione potenzialmente offensiva, l’impugnatura o elsa nella spada a una mano e mezza doveva assicurare lo spazio per tenere ambo le mani.
Un’arma decisamente dotata dunque di versatilità e di grande potenziale offensivo.
E che presenta un certo nesso filologico con la nostra Regione.
Risale difatti approssimativamente al 1410 la pubblicazione del Flos Duellatorum (Fior di Battaglia), un vero e proprio trattato di scrima (scherma storica) scritto dal maestro Fiore de’Liberi da Premariacco e contenente la descrizione di tutte le tecniche di combattimento di quel periodo.
Una descrizione istoriata da numerose illustrazioni, dove l’importanza riservata al combattimento con la spada a una mano e mezza è del tutto rilevante.
Fiore dei Liberi nacque probabilmente a Civitatis Austriae (Cividale), nel 1350.
Figlio di Benedetto dalla nobile casata dei Liberi di Premariacco, probabilmente appartenne a quella classe nobiliare cavalleresca liberata da vincoli di servitù, ma non di devozione, alla signoria di più alto rango.
Si suppone che il Flos sia stato scritto a Ferrara, ove il magister prestava opera come precettore di scherma presso la corte di Niccolò III d’Este.
Il trattato ci è pervenuto in tre esemplari, due dei quali sono conservati al Morgan Library & Museum di New York e Getty Museum di Los Angeles e sono la versione in prosa del manoscritto, mentre quello custodito presso la collezione voluta dall’esponente della Scapigliatura Carlo Alberto Pisani Dossi e redatto in versi, rappresenta l’unica versione poetica, anche se giunta ai giorni nostri come copia dell’originale.
La particolarità di questa stupefacente opera consiste nel fatto che le immagini rappresentate e che illustrano i vari momenti dell’ingaggio e del combattimento, sono correlate da descrizioni che le rendono ‘vive’, facilitando l’apprendimento della base tecnica raffigurata.
Inoltre, è certo che la committenza dell’opera si sia servita, a supporto dei precetti del maestro, di un abile artista che ha saputo restituire delle illustrazioni di grande qualità plastica ed eleganza.
Il Flos Duellatorum, essendo un trattato sulle tipologie di combattimento dell’epoca e non solo su quanto relativo all’utilizzo della spada, vede rappresentate anche quelle a mani nude, con daga, con lancia, a cavallo eccetera e si pone ancor oggi come una pietra miliare a livello mondiale sia per l’apprendimento delle tecniche anche morali a fondamento della nobile arte della scherma, sia per l’approfondimento di un affascinate passato che, come nel caso della spada di Monfalcone, disvelandosi a poco a poco fa ancora stupire di sé.
Aqui finisse el fior de l’arte de lo armiçar, Per che modo uno homo l’altro pò contrastar, Facto per Fior furlano de meser Benedecto; Chi l’à chognosudo ben pò creder suo decto
Sabato 30 maggio, alle ore 11, si inaugura presso il Museo della Cantieristica di Monfalcone la mostra fotografica ‘Una Storia per Immagini’, arricchita dalla sezione ‘Storie nella Storia’, dedicata alla spada medievale di Monfalcone e all’imbarcazione romana rinvenuta nei primi anni ’70 durante uno scavo condotto a breve distanza dalle Terme Romane.
Dopo un lungo periodo di interruzione imposto dai noti accadimenti pandemici, la mostra fotografica itinerante ‘Una Storia per Immagini – Viaggio nel tempo e nei luoghi tra Timavo e Isonzo‘, curata dall’Associazione Obbiettivo Immagine di Gradisca, è finalmente visitabile presso il Museo della Cantieristica di Monfalcone, da venerdì 22 maggio a domenica 28 giugno 2020. L’inaugurazione è prevista per sabato 30 maggio, alle ore 11.00.
È inoltre predisposta un’ulteriore sezione espositiva , curata dalle archeologhe Paola Maggi, Renata Merlatti e Gabriella Petrucci e realizzata grazie alla proficua collaborazione tra il Comune di Monfalcone e la Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio del Friuli Venezia Giulia, ove il pubblico potrà per la prima volta ammirare dal vivo la spada quattrocentesca rinvenuta nel corso degli scavi archeologici condotti nell’area sotto il Municipio della città.
Il reperto è stato recentemente valorizzato da un attento e laborioso restauro condotto presso il Museo Archeologico Nazionale di Aquileia da Daniele Pasini, a seguito di un accordo fra la stessa Soprintendenza e il Polo Museale del Friuli Venezia Giulia.
Questi due enti hanno inoltre reso possibile l’esposizione -anche in tal caso in prima assoluta a Monfalcone- di una pannellatura dedicata alla straordinaria scoperta della ‘nave del Lisert‘, attualmente conservata al Museo di Aquileia ma non accessibile al pubblico.
Del relitto si potranno ammirare le splendide fotografie appositamente realizzate da Flavio Snidero che, assieme a immagini d’archivio, consentono di conoscere il contesto di rinvenimento e di apprezzare i particolari della tecnica costruttiva dell’imbarcazione.
#ripartiamosicuri: informazioni per l’accesso dei visitatori MuCa-Museo della CantieristicaVia del Mercato, 3 Panzano -34074 Monfalcone
VEN 10.00-18.00 (da lunedì 1 giugno, 10.00-19.00)
SAB 10.00-18.00 (da lunedì 1 giugno, 10.00-19.00)
DOM 10.00-18.00 (da lunedì 1 giugno, 10.00-19.00)
LUN 10.00-19.00
L’accesso sarà contingentato e regolato all’ingresso dal personale del museo che accompagnerà i visitatori per tutto il percorso di visita.
Gli accessi saranno consentiti ogni ora alle 10.00 – 11.00 – 12.00 – 13.00 – 14.00 – 15.00 – 16.00 – 17.00 e con l’orario estivo anche alle 18.00 per un massimo di 6 persone a cadenza oraria.
Per prenotazioni info@mucamonfalcone.it o 0481494901
All’interno del museo sarà consentita la presenza di un massimo di 12 visitatori scaglionati nelle fasce orarie previste.
Ricordiamo che anche al museo, così come in tutti i locali pubblici è obbligatorio l’utilizzo della mascherina.
foto archivio Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio del Friuli Venezia Giulia e Flavio Snidero
si ringrazia Elia Snidero per la collaborazione
Domenica 8 marzo 2020 a Fogliano presso la Chiesetta di Santa Maria in Monte [alle ore 10.00, 11.00, 12.00], apertura straordinaria e visita guidata alla chiesetta cinquecentesca di Santa Maria in Monte e ai resti del forte veneziano.
A partire dalle ore 10.00 (un turno unico), sarà possibile visitare il comprensorio difensivo della Dolina dei Bersaglieri.
Venerdì 6 marzo, alle ore 18.00, a Turriaco – Sala Consiliare (piazza Libertà, 34), si terrà la conferenza di Paolo Tomasella dell’ERPAC (Ente Regionale per il Patrimonio Culturale), alla scoperta del patrimonio di ville e dimore storiche in Friuli e nell’Isontino.
La mostra fotografica itinerante ‘Una Storia per Immagini – Viaggio nel tempo e nei luoghi tra Timavo e Isonzo’ fa tappa a Pieris (San Canzian d’Isonzo), presso Villa Settimini, dal 21 febbaraio all’11 marzo 2020.
La mostra, realizzata dall’Associazione Obbiettivo Immagine di Gradisca d’Isonzo, fa parte dei prodotti e delle iniziative previste dal progetto SottoMonfalcone, ideato dalle archeologhe Paola Maggi, Renata Merlatti e Gabriella Petrucci e predisposto dall’associazione culturale Lacus Timavi.
La mostra di Pieris, con oltre 50 foto artistiche che ritraggono le bellezze storiche e paesaggistiche del territorio tra falesie di Duino e Isonzo, è a ingresso libero e sarà inaugurata venerdì 21, alle ore 18, presso Villa Settimini di largo Garibaldi 34.
Iniziativa organizzata in collaborazione con il Comune di San Canzian d’Isonzo.
Orari di apertura:
lunedì, mercoledì, sabato 16-19
martedì, giovedì 10-12
Sabato 15 febbraio, a San Canzian d’Isonzo, saranno aperti in via straordinaria due importanti scrigni di storia locale: l’Antiquarium presso la Chiesa Parrocchiale e la chiesetta di San Proto.
L’evento fa parte delle iniziative proposte dal progetto SottoMonfalcone ed è organizzato in collaborazione con il Comune di San Canzian d’Isonzo, con i volontari della Società Friulana di Archeologia – Sezione Isontina e la Parrocchia Ss. Martiri Canziani.
Le visite ai due siti, completamente grauite, sono condotte
> all’Antiquarium, dai volontari della Società Friulana di Archeologia e dalla storica Monica Chiabà, che illustrerà le antiche lapidi iscritte
> alla chiesetta di San Proto, dall’archeologa Paola Maggi, del comitato scientifico di progetto
Il ritrovo è fissato presso la Chiesa Parrocchiale e presso la Chiesetta di San Proto con inizio alle ore 10.00, 11.00, 12.00.
Info e prenotazioni (obbligatorie nel caso di gruppi): sottomonfalcone@lacustimavi.
Venerdì 14 febbraio, alle ore 18.00, ad Aurisina, presso la Casa della Pietra ‘Igo Gruden’ (Aurisina 158), si terrà la conferenza della storica Monica Chiabà (Associazione Nazionale per Aquileia), alla scoperta del sacello alle risorgive del fiume Timavo.
Sabato 8 febbraio 2020 l’Associazione culturale Lacus Timavi, nell’ambito delle iniziative previste dal progetto ‘SottoMonfalcone. Storia, archeologia e paesaggio nel territorio tra il Timavo e l’Isonzo’, organizza un Open day alla scoperta di luoghi storici, noti e meno noti, della città di Monfalcone.
A partire dalle ore 9.00 e con partenze ogni ora (10.00 e 11.00), con ritrovo presso il Municipio di Monfalcone, si potranno effettuare due passeggiate organizzate in collaborazione con il Comune di Monfalcone, con l’Istituto Statale di Istruzione Superiore ‘Sandro Pertini’ e con l’Associazione ‘Galleria Rifugio’ di Monfalcone.
>>La prima è una passeggiata alla scoperta della Monfalcone medievale, che si terrà a cura degli alunni della 3BET indirizzo Turistico dell’I.S.I.S. Sandro Pertini di Monfalcone e comprenderà l’illustrazione dei resti archeologici sotto il Municipio e la visita alla collezione archeologica conservata nel Palazzetto Veneto. La visita sarà supportata dalle archeologhe Paola Maggi, Renata Merlatti e Gabriella Petrucci, coordinatrici del progetto.
>>Il secondo itinerario di visita prevede una passeggiata storica nei luoghi delle due Guerre a Monfalcone, che verrà condotta dal ricercatore Pietro Commisso dell’Associazione ‘Galleria Rifugio’ di Monfalcone.
All’Open-day forniscono preziosa collaborazione la Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio FVG, il comune di Monfalcone e l’I.S.I.S. ‘Sandro Pertini’ di Monfalcone.
L’iniziativa è gratuita. Per informazioni e prenotazioni (obbligatorie nel caso di gruppi) scrivere a: sottomonfalcone@lacustimavi.it.
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