Sull’Insula Clara più orientale, quella cosiddetta ‘della Punta’, fu indagata agli inizi degli anni ’70 l’omonima villa risalente all’età tardo repubblicana.
Sul cortile centrale della villa si affacciavano circa una trentina di vani, suddivisi in tre distinte ali poste attorno a un’area centrale, con diversa destinazione d’uso.
Alla parte residenziale era difatti affiancata una pars rustica in cui si produceva olio, come farebbero supporre il ritrovamento di una macina in pietra calcarea e dei montanti di un torchio (lapis pedicinus).
E, probabilmente, anche il vino.
Tra il Villaggio del Pescatore e Duino era difatti coltivato il Pucinum, particolarmente apprezzato anche da Livia Drusilla, moglie dell’imperatore romano Augusto.
Altri vani fanno supporre che presso questo complesso fosse anche avviata la lavorazione del pesce.
La prossimità con le note terme romane di Monfalcone e dunque con la sorgente termale calda fanno propendere per le ipotesi che questo complesso disponesse di un sistema termale o che le terme romane stesse fossero pertinenza di questo.
Da questa villa proviene il famoso mosaico dei due delfini affrontati a un tridente che ora è conservato presso il Museo Archeologico Nazionale di Aquileia. Sul tassellato rinvenuto, due delfini sono affrontati a un tridente e sotto queste figure è rappresentata un’ancora, di cui si riconoscono una marra, il fusto e la cicala per assicurarla alla cima d’ormeggio.
In prossimità della villa fu rinvenuta parte dell’opera viva di un’imbarcazione romana, che probabilmente solcò le placide acque della laguna litoranea presete in zona al tempo.
In queste foto inedite, concesse gentilmente alla nostra associazione dalla professoressa Marisa Bernardis, si possono notare il pavimento mosaicato di un vano della villa, ricoperto da un velo d’acqua nei giorni dell’indagine e il magnifico mosaico dei delfini con tridente.